La scelta delle ragazze (conclusione)

Conclusione: costruire un ponte tra scuola e università Sistema universitario e sistema scolastico si muovono oggi in una condizione di “quasi-mercato”. Gli istituti scolastici, così come le facoltà e gli atenei sono spesso in competizione tra loro per attirare gli studenti. Tale condizione ha delle conseguenze fondamentali sulla definizione delle politiche di orientamento. I flussi di studenti all’interno dell’offerta formativa – sia a livello secondario che universitario – non hanno come unico elemento propulsore le strategie degli individui e delle famiglie o i puri meccanismi di valutazione e orientamento ma sono influenzati da micro-politiche istituzionali e vere e proprie strategie di “marketing” delle istituzioni scuola e università. Questa condizione di quasi-mercato, data dalla competizione intra-istituzionale per attirare l’utenza, è in contraddizione con la missione scolastica di orientare gli studenti secondo le loro inclinazioni e secondo uno spirito di giustizia e uguaglianza.

Inoltre, l’orientamento scuola – università avviene, di norma, sulla base di processi estemporanei, scarsamente istituzionalizzati e, soprattutto non adeguatamente monitorati nella loro efficacia ed efficienza. Occorre finalmente costruire un sistema integrato scuola-università che preveda percorsi di formazione-orientamento dentro la scuola secondaria e di accertamento delle competenze che valgano sia per la scuola che per l’università. Il primo passo, dunque, è utilizzare l’autonomia scolastica per intervenire sul curricolo, in modo tale da adattarlo ai progetti universitari degli studenti nelle aree disciplinari pertinenti. Occorre ricordare che qualsiasi diploma di scuola secondaria permette l’accesso a qualsivoglia corso di studi universitario. I problemi di congruenza tra formazione degli studenti e percorsi universitari possono essere, in parte, risolti attraverso una maggiore elasticità del curricolo scolastico. Infine, occorrerebbe anticipare la scelta della facoltà ed evitare che venga effettuata, in maniera estemporanea, alla conclusione del percorso scolastico. Per questa ragione la scuola e l’università devono offrire degli strumenti di autovalutazione per gli studenti al fine di testare le proprie competenze e mettere in questione le proprie motivazioni prima di effettuare la scelta.

Oggi per molti studenti la scelta della facoltà avviene secondo un meccanismo per prove ed errori: “mi iscrivo e poi semmai cambio”. Per questa ragione, occorre costruire un ponte tra scuola e università che consenta alle due istituzioni di dialogare e agli studenti di trovare i percorsi più adatti ai loro obiettivi e alla loro formazione.

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